L’annuncio da parte del CIO, nell’estate del 2019, delle sedi delle Olimpiadi invernali del 2026 rimarrà uno dei momenti più importanti nella storia di Bormio: dal 6 al 26 febbraio 2026, il capoluogo dell’Alta Valtellina ospiterà le gare di sci alpino maschile e l’esordio olimpico dello sci alpinismo.
Il palcoscenico d’eccezione sarà naturalmente la Stelvio, l’iconica pista dove sono nati campioni come Deborah Compagnoni e Pietro Vitalini, già casa dei Campionati Mondiali di Sci Alpino nel 1985 e nel 2005.
Per presentarsi con il suo volto migliore all’appuntamento con la ribalta a cinque cerchi, Bormio ha cominciato da tempo un percorso di avvicinamento verso un evento che punta ad essere il più sostenibile nella storia sia da un punto di vista delle opere, che delle iniziative. Un cambiamento destinato a lasciare un segno positivo di lungo periodo sulla destinazione, e nella vita di residenti e visitatori
L’attuale Ski Arena, il cui nuovo nome sarà Stelvio Olympic Ski Arena, verrà ammodernata per offrire al pubblico circa 7.500 posti, di cui 5.000 in piedi, 2.500 seduti e 38 accessibili a persone con disabilità. La Hospitality Lounge e la Family Lounge, la cui costruzione è cominciata la scorsa primavera, così come le tribune temporanee, miglioreranno la funzionalità della zona di arrivo della pista Stelvio. Il Pentagono, il centro sportivo per eccellenza di Bormio, verrà, invece, trasformato in una moderna area multifunzionale, che, così come le altre strutture, verrà riutilizzata al termine dell’impegno olimpico.
In paese, la viabilità verrà modificata in ottica green attraverso il potenziamento dei parcheggi situati al suo ingresso, la sistemazione dei percorsi ciclabili per favorire una minore circolazione dei mezzi motorizzati e la realizzazione di una passerella sul Frodolfo per migliorare i collegamenti ciclopedonali.
La sostenibilità dell’evento olimpico passerà anche attraverso le valli di Bormio. Ne è un esempio il bacino di Sant’Ambrogio: il nuovo bacino idrico quasi naturale, situato presso Vallecetta, una frazione del comune di Valdisotto, permetterà di salvare risorse idriche durante i periodi di maggiore deflusso, solitamente causati da disgelo della neve e piogge, prevenendo anche i danni da alluvione, e fungendo allo stesso tempo da serbatoio per l’innevamento programmato senza dover ricorrere ad ulteriori risorse idriche.
Con le sfide e l’attenzione mediatica che le Olimpiadi portano con sè, Bormio sta sfruttando questa importante occasione per innalzare il proprio livello di accoglienza, di servizi, di strutture e di vivibilità, pronta ad accogliere un turismo sempre più internazionale ed esigenze. Una fase di transizione verso una maggiore sostenibilità energetica, economica e sociale, con un orizzonte che guarda ben oltre i cinque cerchi olimpici.
Il palcoscenico d’eccezione sarà naturalmente la Stelvio, l’iconica pista dove sono nati campioni come Deborah Compagnoni e Pietro Vitalini, già casa dei Campionati Mondiali di Sci Alpino nel 1985 e nel 2005.
Per presentarsi con il suo volto migliore all’appuntamento con la ribalta a cinque cerchi, Bormio ha cominciato da tempo un percorso di avvicinamento verso un evento che punta ad essere il più sostenibile nella storia sia da un punto di vista delle opere, che delle iniziative. Un cambiamento destinato a lasciare un segno positivo di lungo periodo sulla destinazione, e nella vita di residenti e visitatori
L’attuale Ski Arena, il cui nuovo nome sarà Stelvio Olympic Ski Arena, verrà ammodernata per offrire al pubblico circa 7.500 posti, di cui 5.000 in piedi, 2.500 seduti e 38 accessibili a persone con disabilità. La Hospitality Lounge e la Family Lounge, la cui costruzione è cominciata la scorsa primavera, così come le tribune temporanee, miglioreranno la funzionalità della zona di arrivo della pista Stelvio. Il Pentagono, il centro sportivo per eccellenza di Bormio, verrà, invece, trasformato in una moderna area multifunzionale, che, così come le altre strutture, verrà riutilizzata al termine dell’impegno olimpico.
In paese, la viabilità verrà modificata in ottica green attraverso il potenziamento dei parcheggi situati al suo ingresso, la sistemazione dei percorsi ciclabili per favorire una minore circolazione dei mezzi motorizzati e la realizzazione di una passerella sul Frodolfo per migliorare i collegamenti ciclopedonali.
La sostenibilità dell’evento olimpico passerà anche attraverso le valli di Bormio. Ne è un esempio il bacino di Sant’Ambrogio: il nuovo bacino idrico quasi naturale, situato presso Vallecetta, una frazione del comune di Valdisotto, permetterà di salvare risorse idriche durante i periodi di maggiore deflusso, solitamente causati da disgelo della neve e piogge, prevenendo anche i danni da alluvione, e fungendo allo stesso tempo da serbatoio per l’innevamento programmato senza dover ricorrere ad ulteriori risorse idriche.
Con le sfide e l’attenzione mediatica che le Olimpiadi portano con sè, Bormio sta sfruttando questa importante occasione per innalzare il proprio livello di accoglienza, di servizi, di strutture e di vivibilità, pronta ad accogliere un turismo sempre più internazionale ed esigenze. Una fase di transizione verso una maggiore sostenibilità energetica, economica e sociale, con un orizzonte che guarda ben oltre i cinque cerchi olimpici.
In vista delle tappe di Coppa del Mondo di dicembre 2024, la FIS ed il Comitato Organizzatore hanno condiviso alcuni importanti interventi sul terreno di gara, mirati soprattutto ad accrescere ulteriormente il livello di sicurezza di una delle piste più spettacolari del circuito mondiale. Grazie all’ampiamento della superficie lavorabile, infatti, nuove reti A (la categoria di protezioni fisse) saranno installate sotto la partenza e sul Canalino Sartorelli dopo il salto della Rocca, mentre saranno estese nel settore di Pian dell’Orso.
Sono tuttavia molti i progetti al vaglio del comitato locale e della FIS per rendere l’esperienza della Stelvio sempre più unica e appassionante, soprattutto per il pubblico, anche in vista dell’orizzonte Milano-Cortina 2026.
“La sfida che ci attende è straordinariamente grande e responsabilizzante,” spiega Matteo Bonfà, Amministratore Unico di Multiservizi Alta Valle Spa, ente incaricato del marketing e la comunicazione per il comprensorio di Bormio, e Presidente di Fondazione Bormio. “Fra i nostri obiettivi prioritari c’è quello di rendere la tappa di Coppa del Mondo sulla Stelvio una festa sempre più coinvolgente, in pista, nel parterre come in paese. Siamo certi che la grande opportunità olimpica e la sinergia fra le varie componenti sportive e del territorio ci spingeranno a dare il massimo e vincere la sfida di creare un evento all’altezza delle grandi gare che ogni anno vanno in scena a Bormio”.